Incontra lo speaker
Roberto Micera
Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Qualche info riguardo Roberto
Attualmente in servizio presso l’Istituto di Studi sul Mediterraneo. Dottore di Ricerca in Scienze Aziendali presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha conseguito il Master in Economia del Turismo presso l’Università Luigi Bocconi di Milano ed è stato visiting scholar presso il Fisher College dell’Ohio State University.
Nel 2018, ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale come Professore di Seconda Fascia di Economia e Gestione Delle Imprese.
E’ stato responsabile scientifico per il CNR di progetti di ricerca sul turismo ed è nel team di numerose attività di ricerca internazionali e nazionale sul management e l’organizzazione dell’innovazione nell’ambito delle imprese turistiche e delle destinazioni (smart tourism destination).
Nel 2016 è stato componente della “Cabina di Regia” istituita tra CNR e MIBACT, con compiti di gestione e coordinamento integrato del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2022. Dal 2016 al 2019 è stato curatore del Rapporto sul Turismo Italiano.
E’ componente dell’editorial board e reviewer di alcune delle principali riviste scientifiche di management e management del turismo.
E’ stato docente di Marketing Territoriale e Tourism Destination Management and Marketing presso l’Università degli studi della Basilicata.
Attualmente insegna Economia e Gestione delle Imprese Green presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e svolge attività di docenza per master universitari, corsi di alta formazione e corsi di specializzazione sui temi del tourism management.
Ha, inoltre, ricoperto numerosi incarichi nel settore turistico e nel management d’impresa collaborando con imprese, enti, associazioni ed operatori turistici locali.
Le sessioni di Roberto
Roberto partecipa al Forum Digitale con la sessione “Turismo Post Covid: un’opportunità per la valorizzazione dei borghi italiani“.
I borghi costituiscono un importante fattore distintivo del Paese Italia, essendo diffusi lungo tutta la costa, ma anche e principalmente lungo tutta la dorsale appenninica, in quelle che sono note come aree interne ed aree rurali. Questi centri abitati sorti per lo più nel periodo medioevale, oggi sono sempre più spesso oggetto di spopolamento, calo demografico, invecchiamento della popolazione e da un punto di vista infrastrutturale in forte degrado e abbandono.
Sotto un profilo strettamente turistico i borghi potrebbero ricoprire un importante funzione: da un lato divenire fattori di attrattiva di aree ancora poco note, in cui tuttavia emergono con forza tratti caratteristici di quella italianità associata alla cultura dei luoghi, le tradizioni, i prodotti tipici, le lavorazioni artigianali, simbolo di autenticità; dall’altro, i borghi potrebbero supportare i processi di decongestionamento dei flussi che nei periodi di alta stagione si riversano nei grandi centri urbani e nelle zone costiere. Questa funzione risulta ulteriormente rafforzata nel turismo post-pandemia, in cui vi è una riscoperta di esperienze outdoor, desiderio di vivere spazi aperti, a contatto con la natura, ed in piena sicurezza.
Partendo da questi presupposti la ricerca realizzata ha voluto analizzare il ruolo dei “borghi” italiani per la rivitalizzazione turistica delle aree interne, mediante la proposta di una visione strategica in linea con un percorso evolutivo di crescita sostenibile.
Per ottenere tale risultato, bisogna partire dal paradigma dell’identità territoriale, valorizzando per ogni borgo tale aspetto che diventa fattore di unicità, bellezza e autenticità. L’identità territoriale, infatti, è quell’elemento che unisce il carattere spaziale del territorio al suo patrimonio materiale e immateriale nonché al suo dinamismo umano. Dopo aver ben delineato tale criterio, soprattutto a fini turistici, ogni borgo avrà un suo carattere dominante con il quale distinguersi, ma anche poter usare le risorse più abbondanti e fruibili del territorio e preservare quelle più fragili, in modo che diventino luoghi sempre più “smart” ovvero attrattivi di benessere sia per i residenti, che per i turisti.
Grazie, ad una serie di interviste somministrate ad alcuni key informant tra ricercatori, accademici, professionisti, imprenditori e esperti del fenomeno “borghi” sono emersi importanti e interessanti aspetti che riguardano proprio il futuro dei borghi e della loro possibile valorizzazione turistica in una visione sostenibile. Tutti gli intervistati infatti, concordano che sono necessarie, soprattutto per l’attrattività turistica, sia una grande spinta tecnologica – in particolare quella legata alla connettività – e sia una dotazione infrastrutturale nuova dove la mobilità – in particolare i collegamenti con i grandi hub urbani – e la sicurezza sanitaria costituiscano gli asset principali sui quali poter avviare lo sviluppo sostenibile di questi luoghi.
Sfoglia il Programma Progetto Borghi – Forum Digitale dei Borghi Italiani