Incontra lo speaker
Nicola Barbuti
Docente Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Qualche info riguardo Nicola
Nicola Barbuti è docente e ricercatore in Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia (M-STO/08) presso il Dipartimento di Studi Umanistici (DiSUM) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Svolge attività di ricerca e docenza in Scienze biblioteconomiche e dell’informazione, Digital Humanities, Digital Cultural Heritage, Turismo culturale digitale ed esperienziale.
È coordinatore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Digital Heritage (CEDITH) dell’Università di Bari.
È membro dell’Executive Committee della European Association for Digital Humanities (EADH) e del Direttivo dell’Associazione di Informatica Umanistica e Cultura Digitale (AIUCD), socio della Società Italiana di Scienze Bibliografiche e Biblioteconomiche (SISBB).
È delegato a rappresentare UNIBA nel nodo italiano DARIAH-IT dell’ERIC europeo DARIAH-EU e nella Fondazione Nazionale Technological Innovation in Cultural Heritage (TICHE), per la quale fa parte del Gruppo Nazionale di Lavoro sulla Traiettoria 1. Tecnologie per lo sviluppo di un eco-sistema digitale del patrimonio culturale.
Ha al suo attivo oltre 70 pubblicazioni scientifiche tra monografie e articoli sui temi di suo interesse.
Da diversi anni collabora con INDIRE e con scuole di diverso ordine e grado della provincia di Bari in progetti di sperimentazione di percorsi educativi su cultura digitale e digitalizzazione.
Le sessioni di Nicola
Nicola partecipa al Forum Digitale con la sessione “Presente e Futuro dei Borghi Italiani: viverli e pensarli concretamente“.
Al suo interno, tiene lo Speech ““E quindi uscimmo a riveder le stelle”… I borghi officine d’innovazione sostenibile: da at-trattori immobili ad attivatori d’interesse“.
Le Aree Interne del nostro Paese con i loro borghi sono i testimoni vivi e diacronici di stratificazioni culturali millenarie, che sopravvivono faticosamente grazie alla capacità delle comunità di trasferirle di era in era e di rifunzionalizzarle di generazione in generazione.
Sono dimensioni esistenziali profondamente plasmate dalle influenze dell’ambiente naturale e dei territori di riferimento, e rappresentano il Patrimonio Culturale per eccellenza nel quale si perpetua il retaggio di sedimentazioni identitarie.
Fino a qualche anno fa era impossibile immaginarli come attivatori d’interesse culturale e sociale, di inclusione multiculturale, di nuova occupazione.
Nell’immediato futuro, questa potrebbe invece diventare realtà grazie all’innovazione sostenibile e alla digitalizzazione.
Possono diventare straordinari attivatori d’interesse per molteplici comunità di utenti, se li si inquadra quali officine d’innovazione sostenibile capaci di rigenerare luoghi, identità, persone, anche grazie all’impiego sapiente e consapevole di metodologie e tecnologie digitali.
Una strategia di rigenerazione che deve puntare alla funzionalizzazione di questi loci amoeni in un sistema di relazioni, in cui tante entità interagiscono tra loro nel ricostruire e ricreare stabilità, qualità della vita, benessere sociale e culturale.
Tuttavia, nella prospettiva di investire in sviluppo e crescita è necessario conoscere e comprendere questo complesso e frammentario ecosistema. A tal fine, è indispensabile partire da approccio che tenga conto dei borghi non come insiemi di numeri, ma contestualizzandoli nel complesso e dinamico sistema di relazioni e di fattori che ne hanno caratterizzato e ne caratterizzano il ciclo di vita.
Il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, in collaborazione con la sua spin off DABIMUS S.r.l., ha intrapreso una mappatura articolata in più livelli dell’ecosistema dei borghi italiani, nella prospettiva di fornire uno strumento di riferimento utile a disegnare le strategie di rigenerazione previste nel PNRR.
Con l’auspicio di attivare un processo che consenta al nostro Paese di uscire nuovamente a riveder le stelle.
Sfoglia il Programma Progetto Borghi – Forum Digitale dei Borghi Italiani