Incontra lo speaker
Qualche info riguardo Michele
Michele Trimarchi, PhD, insegna Economia Pubblica (Magna Graecia a Catanzaro), Economia della Cultura (IUAV a Venezia) e Lateral Thinking (IED a Roma).
Fa parte dell’international council della Creative Industries Federation, dell’editorial board del Creative Industries Journal, è co-editor dello European Journal of Creative Processes in Cities and Landscapes.
Attivo in progetti di cooperazione culturale internazionale (Indonesia, India, Brasile, Guatemala, Giordania, area balcanica) e in progetti UE (musei, città d’arte, turismo culturale), è fondatore e presidente di Tools for Culture, non profit attiva nel campo della progettazione strategica per l’arte e la cultura.
Le sessioni di Michele
Michele partecipa al Forum Digitale con la sessione “Presente e Futuro dei Borghi Italiani: viverli e pensarli concretamente“.
Al suo interno, tiene lo Speech “Il valore della cultura per la crescita sostenibile dei borghi“.
Negli anni più recenti il rapporto tra società e spazio si sta modificando in misura rilevante.
Tanto nelle aree metropolitane quanto nelle cittadine e nei borghi il ritmo della vita quotidiana, sia personale sia professionale, tende ad ammorbidirsi anche grazie al progressivo affermarsi di protocolli blended.
Il fenomeno dei boomerangs (professionisti che scelgono di vivere in aree interne e produrre per imprese metropolitane), così come il south working che sfrutta le opzioni derivanti dalla delocalizzazione, segnalano il desiderio diffuso di tornare a ritmi quotidiani meno concitati e più reticolari.
Da questa prospettiva i borghi rappresentano l’opzione più favorevole per una molteplicità di ragioni, dalla dimensione più sociale al costo più basso, fino all’assenza di congestione e di pressione competitiva.
Questa tendenza, tuttavia, non può essere attesa staticamente, alla luce delle aspettative che i nuovi residenti (così come i ‘residenti temporanei’) manifestano sia in termini funzionali in merito ai servizi infrastrutturali e alla loro accessibilità, sia in termini culturali quanto all’identità specifica di ogni territorio.
In questo senso è necessario elaborare un approccio che possa restituire a ciascun borgo la propria unicità identitaria e storica, evitando di incorrere nelle pur frequenti ‘ricostruzioni’ quasi disneyane, e invece proiettando segni, stili, materiali, percorsi e fermenti creativi verso un orizzonte di medio periodo.
La sostenibilità materiale, finanziaria e cognitiva dei borghi passa attraverso il ridisegno del loro palinsesto territoriale e culturale con un sistema di incentivi e strumenti che consentano la combinazione pertinente fra la fruizione equilibrata e coerente del tessuto urbano da una parte, e la sistematizzazione di attività creative, produttive e commerciali legate al saper fare del territorio. La sostenibilità dei prossimi anni è site-specific.
Sfoglia il Programma Progetto Borghi – Forum Digitale dei Borghi Italiani