Incontra lo speaker
Emilio Casalini
Progettista culturale, scrittore e conduttore televisivo, è direttore creativo del progetto museodiffusosciacca.it
Qualche info riguardo Emilio
Emilio Casalini è un progettista culturale, scrittore e conduttore televisivo.
Si occupa di strumenti di narrazione e valorizzazione delle identità dei territori.
Insegna all’università Bicocca di Milano, è consulente per amministrazioni pubbliche, conduce il programma Generazione Bellezza di Rai3 ed è direttore creativo del progetto museodiffusosciacca.it
Le sessioni di Emilio
Emilio partecipa al Forum Digitale con la sessione “Dal Welfare State al Welfare Community“.
Sebbene da decenni ormai si sia presa consapevolezza di quanto il PIL non sia sufficiente a determinare il grado di sviluppo di un Paese, poiché tiene conto della produzione di ricchezza e non della sua distribuzione, l’Italia oggi non è ancora abituata a fare programmazione fissando come obiettivo il benessere delle comunità e misurando le proprie azioni sugli outcome. Il risultato è che subiamo i cambiamenti piuttosto che gestirli. Ci affidiamo a soluzioni tampone piuttosto che processi di vero sviluppo sostenibile, che duri nel tempo. Se vogliamo, e oggi più che mai dobbiamo, puntare su uno sviluppo che sia per tutti (e quindi equo) e per tutte le generazioni (sostenibile), abbiamo bisogno di fornire non soluzioni impacchettate, ma strumenti per abilitare talenti e opportunità nei territori.
La più grande innovazione che possiamo portare è quella dei processi. Fornire strumenti sistematizzati per fare acquisire consapevolezza ecosistemica, generare empowerment nelle comunità, nelle imprese e nelle istituzioni, e abilitare una governance dei processi di sviluppo partecipata in cui pubblico e privato dialogano su piattaforme comuni, attraverso metriche condivise, e obiettivi chiari per tutti.
Nel corso dell’intervento si parlerà del lavoro portato avanti dalla Cooperativa di Comunità di Sciacca, la cui Mission è stata sin dal primo momento quella di accelerare il passaggio dal “welfare state” al “welfare community”, ovvero da una strategia di tipo top-down che passivizza i territori, ad una di tipo bottom-up che responsabilizza gli individui.
I territori vengono così percepiti non più come bacini di utenti/bisogni da colmare, ma come contenitori di competenze di vita e di relazioni abilitanti che, una volta riconosciute, organizzate e attivate, sono in grado di auto-generare benessere in modo sostenibile nel tempo.
Sfoglia il Programma Progetto Borghi – Forum Digitale dei Borghi Italiani