Regione Calabria: guardando oltre la crisi e la pandemia. Borghi Slow & Smart: non solo luoghi per turisti
I contenuti dell'intervento
Quando un borgo medioevale spopolato può diventare il luogo giusto in cui vivere. In Calabria, tra i tanti “esperimenti” in corso da tempo, emerge anche l’esperienza di Badolato come un “Borgo-Natura Slow & Smart”, con una nutrita presenza di cittadini stranieri.
Dalla pandemia non solo macerie, ma anche sfide e prospettive per nuove opportunità e potenziali forme di “ri-abitazione” del Sud. La sfida è finalmente riuscire a meridionalizzare l’Italia e ribaltare la prospettiva e la discussione politico-economica sul “Next Generation EU” con un nuovo pensiero meridiano.
Ripartire quindi dal Sud smuovendo Regioni e Comuni ad avanzare e far valere proposte concrete, utili a risolvere definitivamente la vecchia e nuova questione meridionale, e a colmare il doppio divario Nord/Sud e Italia/Europa, le forti diseguaglianze tra cittadini e territori e il disequilibrio demografico.
Il Piano nazionale di recupero e resilienza potrebbe essere l’ultima occasione per non far morire il Sud, le aree interne ed i suoi borghi. Per far ciò bisogna impegnarsi anche a: potenziare la rete dei servizi locali e territoriali, partendo dai presidi sanitari e dalle infrastrutture, anche di carattere sociale; serve un “recovery future” capace di puntare ad investimenti green, investimenti pubblici strutturali e mirati, volti a creare anche ridistribuzione della ricchezza e nuove opportunità di lavoro, partendo dall’innovazione tecnologica e digitale; creare spazi comunitari di civiltà e bellezza, facendo diventare la marginalità e l’isolamento tipicità e valore aggiunto.